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Serata testimonianza “Mare Nostrum”

Teoria e pratica della solidarietà tra gli uomini

Perché una serata sulla solidarietà? Perché con l’apertura domenica scorsa, 29 novembre, della porta Santa nella Cattedrale di Bangui nella Repubblica Centro Africana siamo entrati nel Giubileo della Misericordia che papa Francesco ha voluto donarci. E solidarietà e misericordia sono un binomio pressoché inscindibile. Desideravamo però non astrarci dal tempo e dalla storia e così è nata l’idea di coniugare il valore cristiano e universale della Solidarietà con l’evento che probabilmente gli storici di domani indicheranno come caratterizzante la nostra epoca, ossia i movimenti migratori dei popoli. Abbiamo intitolato questa serata “Mare nostrum. Teoria e pratica della solidarietà tra gli uomini”. Non intendiamo questa sera spiegare origine, organizzazione, mezzi, finalità politiche di un’operazione umanitaria che per altro per il suo valore umanitario merita tutto il nostra apprezzamento. Certo sarà inevitabile qualche riferimento anche a questo aspetti, ma non è la nostra finalità principale. Mare nostrum ci interessa primariamente per quel che evocano queste due parole: qui il richiamo è a una missione umanitaria, ma prima di questa operazione, l’espressione era legata all’Impero Romano e alla sua potenza. Mare nostrum esprimeva un possesso ed evocava l’esercizio dispotico, dominatore di questo possessoVogliamo  qui  ricordare  le  parole  di  papa  Francesco  nell’Enciclica  Laudato  si’,  :  scrive  papa Francesco:“…ci chiediamo che cosa ci dicono i grandi racconti biblici sul rapporto dell’essere umano con il mondo. Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data. Ciò consente di rispondere a un’ac cusa lanciata contro il pensiero ebraico cristiano: è stato detto che, a partire dal racconto della Genesi che invita a soggiogare la terra (cfr Gen 1,28), verrebbe favorito lo sfruttamento selvaggio della natura presentando un’immagine dell’essere umano come dominatore e distruttore. Questa non è una corretta interpretazione della Bibbia come la intende la Chiesa. Anche se è vero che qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, continua papa Francesco ‐ oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature. È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica,‐ conclude il papa e ricordare che essi ci invitano a «coltivare e custodire» il giardino del mondo (cfr Gen 2,15). Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare.”Ci pare che quel che vi offriamo oggi in ascolto costituisca un esempio tangibile dell’eserciziobuono del possesso non di una terra, ma di un mare. Un esercizio buono che purtroppo non è stato istintivo né immediato, ma a cui si è approdati dopo un lungo percorso e al costo di tanta sofferenza e tanti morti. Per restare al 2015 i numeri parlano di 750.000 ingressi in Europa e 3.000 morti.Ci chiediamo: è possibile una solidarietà tra i popoli quando sembra difficile da praticare anche quella tra singoli individui? E se sì come può essere attuata?Una delle parabole più note di Gesù raccontate dall’evangelista Luca comincia con le parole: “Un uomo scendeva da Gerusalemme verso Gerico…” ascoltando le riflessioni e i racconti di Paolo e Claudio forse anche voi avrete l’impressione che oggi potremmo attualizzare l’inizio di quel racconto e leggere “Alcuni uomini si imbarcarono dalla Libia diretti verso Lampedusa…” e trovare nel resto del brano le possibili risposte all’interrogativo.

Immagini della serata

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MISERICORDIA È APRIRSI ALL’ALTRO E INTERCETTARNE I BISOGNI

Spunti per la riflessione emersi durante l’incontro dibattito di mercoledì 2 dicembre sul tema della Solidarietà

Mercoledì 2 dicembre abbiamo avuto modo di riflettere da un’angolatura un po’ particolare sul tema della solidarietà. Ci è parso opportuno in occasione dell’apertura del Giubileo della Misericordia proporre una riflessione sul valore universale e cristiano della solidarietà non in modo astratto, ma cercando di calarla nella realtà concreta e attuale: abbiamo dunque cercato di comprendere come la solidarietà possa entrare in gioco nell’affrontare la realtà dell’immigrazione. È possibile la solidarietà tra i popoli? Come può essere praticata?[download id=”634″]

2 LOCANDINA (3)

Paolo Lambruschi, giornalista del quotidiano cattolico Avvenire ci ha offerto un’analisi dell’evoluzione dei flussi migratori che hanno coinvolto l’Italia negli ultimi 20 anni

 

2 LOCANDINA (2)Claudio Savi, medico e diacono della Diocesi di Milano ci ha raccontato la sua esperienza di volontario nell’ambito della missione umanitaria Mare nostrum che tra il 2013 e il 2014 ha tratto in salvo dalle acque del Mediterraneo diverse migliaia di migranti. Riportiamo di seguito alcune immagini e alcuni passi salienti di quanto i due relatori ci hanno offerto in ascolto.

Esperienza

Gente di mare.

Ebbene si è passato già un mese da quell’esperienza fantastica fatta come volontario della “fondazione Rava” sulle navi della Marna Militare impegnate nella missione Mare Nostrum.Sto provando a raccogliere i sentimenti e le emozioni, ordinarle e decodificarle. Il primo sentimento che avverto è la nostalgia; nostalgia non per ciò che ho fatto ma per come, nostalgia di un mondo [download id=”691″]

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