“Andate dunque – dice Gesù ai suoi discepoli – e ammaestrate tutte le Nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”

Festa del Battesimo di Gesù

L’evangelista Matteo conclude il suo Vangelo con l’ultimo atto visibile di Gesù su questa terra. In Galilea, sul monte che Gesù aveva fissato ai suoi undici discepoli, dà a loro la Missione permanente: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». ( cfr Mt 28,16-20)Il battesimo dato in nome di Gesù, il battesimo cristiano, è, quindi, una realtà divina, fondamentale e permanente. Ci rende partecipi del divino battesimo di Gesù al fiume Giordano, dove è avvolto nella intimità di Dio: “si aprirono i cieli e Giovanni Battista vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».

1 UN FRUTTO DEL BATTESIMO DI CRISTO E’ LA RICONCILIAZIONE CON DIO, CIOE’ L’ AMARE DIO CON GIOIA

S Paolo scrive che con il battesimo Gesù ci ha “ri-creati” figli di Dio e ci ha riconciliati con il Padre in un solo Spirito  abbattendo in Sé l’inimicizia. I verbi “ ri-creare” “riconciliare con Dio” indicano una pienezza straordinaria. Il battesimo di Cristo ci rende capaci di una amicizia con Dio, un’amicizia che cambia la nostra vita e ci riempie di entusiasmo, di gioia. Per questo, il dono del battesimo suscita in noi innanzitutto la gratitudine e la lode.Quando lo Spirito Santo ci fa percepire la presenza del Signore e tutto il suo amore per noi, ci riscalda il cuore e ci muove all’amore filiale con Dio. San Paolo riprenderà questo argomento nella sua lettera ai cristiani di Roma e scriverà: <<Tutti quelli che si lasciano guidare dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!». >> (Rm  8,14-15)

2 UN ALTRO FRUTTO E’ L’ AMORE PER IL PROSSIMO

Il fatto che Gesù si presenta al battesimo di Giovanni in mezzo ai peccatori suscita sconcerto in Giovanni Battista, poi comprende che Gesù è l’Agnello di Dio che è venuto ad amare tutti e a portare su di sé tutti i peccatori con un amore di cui in questa nostra vita non c’è immagine adeguata, e lo riconosce e lo indica ai presenti. Il dono del Battesimo che ci fa crescere nella comunione con Dio e ci porta a vivere come suoi figli, nello stesso tempo ci aiuta a riversare questo amore anche sugli altri e a riconoscerli come fratelli. Se lo accogliamo ci porta a gioire con chi è nella gioia, a piangere con chi piange, a stare vicini a chi è solo o angosciato, a correggere chi è nell’errore, a soccorrere chi è nel bisogno.

3  UN TERZO FRUTTO E’ L’AMORE PER IL BENE

<<..siete concittadini dei Santi e familiari di Dio.. edificati su Cristo per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito>> Il battesimo mette in noi l’amore per il bene e il disgusto per il male. Lo mette in noi come un seme e ci chiede di lasciarlo crescere. San Paolo così scrive: “Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé…” (Gal 5,22) “La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.” (Rm 12,9-10)

Conclusione

Gesù ha portato in questa nostra vita l’amore misericordioso del  Padre, l’offerta di sé per la salvezza degli uomini e la forza per una vita buona e serena. Lasciamoci pervadere dallo Spirito Santo, donatoci nel nostro battesimo, e nella nostra cresima, perché “si compia ogni giustizia”  e la giustizia di Dio regni sulla  terra. Così sarà la pace.

I Sacerdoti della Comunità pastorale in Parabiago

 

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