Il brano di vangelo di questa domenica è il discorso che Gesù fece a Gerusalemme, prima della sua ultima Pasqua. Esso contiene alcuni elementi apocalittici, come guerre, carestie, catastrofi cosmiche: «Il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli verranno sconvolte» (vv. 24-25).
Tuttavia questi elementi non sono la cosa essenziale del messaggio.
La nostra meta finale è l’incontro con il Signore risorto.
Il 15 novembre 2015 alla preghiera dell’ “angelus” il Papa si è rivolto direttamente alla folla dicendo: “ Io vorrei domandarvi quanti di voi pensano all’incontro personale e definitivo con il Signore Gesù? Ci sarà un giorno in cui io incontrerò faccia a faccia il Signore. E’ questa la nostra meta: questo incontro.
Noi non attendiamo un tempo o un luogo, ma andiamo incontro a una persona: Gesù.
Pertanto, il problema non è “quando” accadranno i segni premonitori degli ultimi tempi, e nemmeno di sapere “come” avverranno queste cose, ma quali scelte operare oggi, come farsi trovare pronti all’incontro”.