Festa della Santissima Trinità

“Lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito”

Grazie allo Spirito Santo, che aiuta a comprendere le parole di Gesù e guida alla verità tutta intera (cfr Gv 14, 26; 16, 13), i credenti possono conoscere, per così dire, l’intimità di Dio stesso, scoprendo che Egli non è solitudine infinita, ma comunione di luce e di amore, vita donata e ricevuta in un eterno dialogo tra il Padre e il Figlio nello Spirito Santo. La Festa della Santissima Trinità ci ricorda il mistero dell’unico Dio in tre Persone divine – il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo – che sono “una con l’altra, una per l’altra, una nell’altra”. S Giovanni evangelista afferma “ Dio è amore” (cfr 1 Gv 4,8).

Questo mistero abbraccia tutta la nostra vita e tutto il nostre essere cristiano. Lo ricordiamo, ad esempio, ogni volta che facciamo il segno della croce: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

La Santissima Trinità, Unico Dio è la sorgente dell’amore per Dio e per il prossimo

San Paolo così scrive ai cristiani di Roma: “….avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: «Abbà! Padre!». Lo Spirito Santo ci dona un amore filiale verso Dio e non uno spirito da servi.

La carità per il prossimo è diffusa nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato donato.” (Rm 5,5) L’amore di Cristo ci spinge a fare il bene. (2 Cor. 5,14) Siamo chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, e negli altri.

L’amore di Dio è santo, perché Dio si è fatto uomo ed morto per togliere il peccato.

“La carità sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. ” (1 Tim 1,5)

Ecco un grande risultato della carità: essa è unitiva

L’ amore porta a non essere capaci di vedere soffrire qualcuno senza soffrire con lui; a non essere capaci di vedere piangere, senza piangere a nostra volta. La carità fa penetrare i cuori degli uni negli altri e sentire quello che sentono. Tutti  formiamo come un solo corpo mistico, siamo membra gli uni degli altri (cfr 1 Cor 12,27) E’ pure un atto di carità rallegrarsi con chi è contento (cfr Rm 12,15; 1 Cor 12,26)

“Comportatevi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.  Un solo corpo, un solo Dio, Padre di tutti, una sola fede…”(Ef 1,1ss)

Conclusione

Lo Spirito di verità, donatoci da Gesù e dal Padre, rinnova in noi la missione di vivere la comunione con Dio e tra noi sul modello di quella trinitaria. Questo significa accogliere e testimoniare concordi la bellezza del Vangelo; vivere l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie e sofferenze, imparando a chiedere e concedere il perdono. La Vergine Maria  aiuti la Chiesa “ad essere sempre comunità ospitale dove ogni persona, specialmente povera ed emarginata, possa trovare accoglienza”.

La nostra grandezza sta nell’amore Dio e il prossimo Dio è amore. Perciò, la nostra perfezione e maturità sta proprio nella carità, nell’amare come Dio ama noi. 

I Sacerdoti della Comunità pastorale in Parabiago

 

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