don Luciano
Le parabole dell’albero buono e della casa fondata sulla roccia vogliono indicare come costruire una famiglia buona, una comunità buona
LA PARABOLA DELL’ALBERO BUONO
L’albero buono che produce frutti buoni è l’immagine del cristiano.
Per essere un albero buono lo spiega Gesù stesso con un’altra immagine: quella del tralcio che, se è inserito nella vite buona, produce frutti buoni e abbondanti. E Gesù dice: «Io sono la vite vera…. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. ».
Nessuno può credere di essere buono se le sue azioni, i suoi frutti sono cattivi. E’ dalle azioni che si riconosce il discepolo di Cristo. Spesso anche noi rischiamo di dire una cosa e di farne un’altra; di professare la fede e di vivere, poi, come persone che non credono; di separare la professione della nostra fede dalla vita.
Come ci ricorda più volte il vangelo non saremo giudicati sulle parole, ma sulle azioni, sulla carità fraterna, sulla testimonianza della vita.
Chiediamo che avvenga anche per noi di rendere “concreta e visibile” la parola, affinché “vedendo le nostre opere buone rendano gloria al Padre che è nei cieli”.
LA PARABOLA DELLA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA
L’immagine della casa vuol rappresentare la famiglia, accogliente, solidale.
La casa nella quale il pane quotidiano sia l’amore, il perdono, la comprensione; nella quale la verità sia la sorgente da cui sgorga la pace del cuore. La casa nella quale si possa tornare con gioia e della quale non si debba mai piangere il crollo.
E’ questo un giusto desiderio! E Dio, sorgente di giusti e santi desideri di bene non ci abbandona poi nella loro realizzazione.
1 Costruire la casa sulla roccia significa costruirla su Cristo.
Gesù stesso mette in correlazione le sue parole con la roccia. Dice: ” Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo che, costruendo una casa, e ha posto le fondamenta sulla roccia.
Costruire su Cristo vuol dire modellare sulla sua volontà tutti i propri desideri.
Costruire la casa su Cristo vuol dire avere nostalgia di Cristo, come fondamento della vita! Dire a Gesù come ha detto Pietro: “ Solo Tu hai parole di vita eterna” (cfr Gv 6, 68). Cioè Tu sai che cosa è il meglio per me.
2 La casa sulla roccia si costruisce insieme a Cristo.
Nella costruzione della vita, della famiglia, non siamo soli. Non siamo abbandonati alla nostra debolezza. Cristo è con noi. Lui lavora più di noi, meglio di noi e ci previene con le sue ispirazioni e la sua forza.
Restare in comunione con Cristo in pensiero parole e opere è necessario
3 Con Gesù si può costruire anche nelle avversità
Dice: ” Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene».
La piena dei fiumi, è l’immagine delle molteplici contrarietà della vita umana. Cristo ci dice che anche nei momenti difficili Lui è la roccia , Lui che rimane fedele, stabile. Cristo è sempre fedele, anche se noi manchiamo di fedeltà, perché egli non può rinnegare se stesso (cfr 2 Tm 2, 13). Cristo ci dona la forza di attraversare delle prove, senza esserne travolti.
Costruire la casa sulla roccia vuol dire costruirla sulla saggezza che viene dalla fedeltà alla parola del Signore.
4 Costruire la casa sulla roccia vuol dire anche costruirla su Pietro e con la Chiesa.
A lui infatti il Signore disse: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16, 16).
Cristo, la Roccia, vuole che Pietro, e insieme a lui la Chiesa intera, siano segno visibile dell’unico Salvatore e Signore.
Conclusione
Il desiderio di una famiglia dove il pane quotidiano è l’amore, il perdono, la comprensione, non è un’utopia vana, ma una reale possibilità se si rimane in Cristo Gesù.